PILI: APPALTO MILIONARIO DI ABBONOA TAGLIA FUORI LE IMPRESE SARDE

I PUNTEGGI DELLA GARA FUNZIONALI A POCHISSIME IMPRESE NAZIONALI ED ESTERE

ESPOSTO ALL’ANTICORRUZIONE: FERMARE APPALTO PER POCHI

“Abbanoa taglia fuori tutte le imprese sarde dal mega appalto milionario per la manutenzione delle reti idriche della Sardegna. Acciona agua, la società spagnola che imperversa nell’isola, pronta ad aumentare il suo carniere di appalti in Sardegna. Un appalto che supera abbondantemente i 100 milioni euro che ha di fatto i nomi e cognomi dei vincitori già scritti. Basta prendere solo un passaggio dell’appalto scandalo per capire il trucco: Abbanoa prevede di affidare in sede di appalto ben 32 punti per “servizi tecnologici”, che raggiungono a malapena il 3 - 5% dell’importo complessivo, sui 75 punti complessivi previsti dalla gara. Un punteggio non solo irrazionale e illogico ma che praticamente circoscrive l’appalto a pochissime imprese, tutte straniere o continentali, in grado di svolgere autonomamente quel tipo di servizi tecnologici. Un vantaggio in partenza di ben 27 punti che taglia fuori tutti gli altri. Caratteristiche che possono esibire poche imprese ora in campo: da Acciona a Tagliabue Spa. Un passaggio chiave dell’appalto che sta scatenando una rivolta sotterranea tra le imprese sarde pronte ad impugnare l’atto di gara. E’ semplicemente impensabile che a 100 milioni di opere idrauliche si assegnino 43 punti mentre per appena 3 milioni di servizi se ne assegnino ben 32. Qualsiasi giudice capirebbe che quel punteggio ha una sola finalità: avvantaggiare in modo irrimediabile le imprese che hanno svolto quel tipo di servizio. Tutto questo ovviamente a scapito delle imprese sarde che non dispongono di quel tipo di caratteristiche e che finirebbero per essere tagliate fuori, considerato che anche la possibilità di associazione temporanea d’impresa non è disciplinata in modo chiaro e univoco. Si tratta di uno schiaffo senza precedenti alle imprese sarde che continuano a subire l’arroganza di Abbanoa sempre più protesa a favorire imprese continentali e straniere. E’ semplicemente ridicolo pensare che l’assessorato dei lavori pubblici sia retto dal cosiddetto fantomatico partito dei Sardi. In realtà un partito e una maggioranza contro i sardi. Per questa ragione viste le macroscopiche illogicità ho deciso di inviare un esposto urgente all’Autorità per l’Anticorruzione perché blocchi questo appalto e faccia chiarezza su quell’anomalo punteggio assegnato per poco più del 3% del costo dell’appalto”.

Lo ha annunciato poco fa il deputato di Unidos Mauro Pili che si è rivolto all’autorità anticorruzione “per fermare un appalto che non solo discrimina tutte le imprese sarde ma costituisce una grave limitazione della partecipazione alla gara stessa”.

“Aver previsto nella gara di manutenzione delle rete idriche anche lo svolgimento di servizi, separandone anche gli importi, ma non indicando una categoria specifica, fa sì che l’impresa partecipante per conquistare quei 27 punti debba aver svolto direttamente quel tipo di servizio, dalla video ispezione delle condotte alla ricerca perdite. Imprese che si contano nelle dita di una mano e questo ovviamente lascia trasparire una forzatura evidente alla regolarità della gara stessa. Tutte queste attività tecnologiche – sostiene Pili - necessitano di apparecchiature tecniche elevatissime che nulla hanno a che vedere con quanto disposto con la categoria dei lavori idraulici. E non è un caso che tali 32 punti li si voglia affidare in modo del tutto discrezionale, non ad una categoria precisa, ma solo alla dichiarata e certificata esperienza dell’impresa concorrente. Ovvero a nomi e cognomi ben definiti e ben conosciuti”.

“A differenza del precedente appalto questa volta le imprese vincitrici potranno vincere non più due ma tre lotti aumentando di fatto il concentramento dei lavori su pochissime imprese. Insomma si tratta di un appalto per consentire alle imprese continentali e spagnole di mettere ancor di più le mani sui lavori pubblici in Sardegna. Una giunta regionale e una maggioranza a trazione contraria: lavorano per favorire gli stranieri a scapito dei sardi” – ha concluso Mauro Pili.