Che Renzi fosse un ragazzetto da quattro soldi non lo dico ora. Che fosse così meschino da accordarsi con quel ladro di polli di Alfano per "punire" la Sardegna con un invio invernale di altri 850 migranti nessuno poteva immaginarlo. E invece i due, come "premio" alla Sardegna per quel liberatorio e grandioso 73% di No al referendum, hanno appena deciso di mandare a Cagliari una nave carica all'inverosimile.
Appunto due cialtroni, con lode e menzione.
Renzi punisce la Sardegna per averlo preso a calci nel sedere, Alfano ne approfitta per ingrassare le società siciliane che gestiranno il centro di Monastir che per l'occasione sarà inaugurato con un'overdose di migranti.
Tutto questo con il silenzio di servi e servetti.
Un Presidente della Regione inutile e incapace trattato a pesci in faccia da chi lo umilia perchè ha portato a casa un misero 27% di Sì.
Nessuno deve dire niente, sperando in qualche prebenda personale.
E i Sindaci messi a tacere a suon di minacce e rigurgiti autoritari di nefasta memoria da parte di prefetti di Roma calati in Sardegna come proconsoli di Stato.
Dunque, 854 migranti nelle prossime ore arriveranno a Cagliari per soddisfare le ingordigie di chi lucra a piena ganasce sul dramma di tanta gente.
Sono andanti a prenderli a riva, vista la carestia di sbarchi invernali.
Per non lasciare senza flusso di nuovo denaro le coop di mafia capitale e non solo hanno attinto dal mercato fiorente della tratta di uomini ben 850 nuovi migranti.
Poco importa se l'inserimento diventa sempre più grave e rischioso.Preferiscono fare il pienone, anche invernale, puntano a soddisfare il magna magna diffuso e generalizzato piuttosto che affrontare in modo razionale e serio un tema che riguarda il governo del fenomeno piuttosto che la gestione degli affari a valle.
L'unico obiettivo è foraggiare il sistema e scelgono la Sardegna per ingrossare le società siciliane venute qui a gestire la scuola penitenziaria di Monastir scippata alla Regione.
Nessuno parla. Il presidente della Regione non solo viene scavalcato in ogni decisione ma è sempre più prono agli affari di Alfano e Renzi.
Insomma, non solo non difende la Sardegna ma avvalla le scelte romane.
Sintetizziamo il Pd e gli ascari che lo sostengono continuano a trattare la Sardegna come una colonia e tutti sono sottomessi, da sovranisti a pseudo sardi.
Un fatto è certo: tutto questo avviene sull'altare degli affari di partito e di lobby.
Poi è ovvio qualcuno a questi li ha votati!
Non resta che organizzare una reazione decisa a questo malcostume imperversante della politica. Non servono quattro gatti in piazza, serve una presa di coscienza forte e chiara del popolo sardo, da far pagare al momento giusto.
Non dimenticandosi che qualsiasi partito italiano, di destra, sinistra o pentastellato continuerebbe a considerare la Sardegna una discarica di Stato.
Una cosa è certa per quanto mi riguarda sarà guerra a questo sistema di malaffare di Stato e di partito!