Dunque Ramazzotti, il compagno venuto da Milano a vendere l'acqua dei sardi, è un benefattore.
Con l'illuminata strategia del "ruba ai sardi per pagare il carrozzone di Abbanoa" vuol far credere, a suon di propaganda a buon mercato, che lui e il socio Maninchedda stanno facendo gli interessi della Sardegna.
E', insomma, come sostenere l'evoluta tesi che la volpe possa essere il miglior guardiano del pollaio.
Ora il prestigiatore Ramazzotti ha imparato e divulga la parola "rating"!
Alla pari del suo compare Maninchedda, che due giorni fa ha introdotto nello slang sovranista la parola "enforcement" per difendere Abbanoa dall'Antitrust, Ramazzotti oggi spiega ai sardi che grazie alle sue amorevoli cure Abbanoa passa dal fallimento al "rating".
Insomma,la propaganda sovranista di Maninchedda e Ramazzotti parla anglosassone per fottere i sardi in salsa spagnola.
Questi due novelli caballeros, Maninchedda & Ramazzotti, non solo pensano di poter mistificare la realtà dei fatti con proclami da quattro soldi sulla sardità di Abbanoa ma ambiscono al ruolo di paladini identitari della stessa società idrica.
Certo, qualcuno ci può credere. I neofiti, gli sprovveduti, chi non li conosce e i complici.
Io no! E vi spiego perchè.
Il compagno Ramazzotti e il compare Maninchedda non hanno risanato proprio un bel niente! Anzi!
Con la sfacciataggine che gli è propria vorrebbero far credere che grazie alle loro cure Abbanoa è pronta a scalare il rating per la quotazione azionaria!
Partiamo da un primo presupposto: Abbanoa in questi anni è stata trasformata in un carrozzone senza fondo, a suon di rapine a mano armata ai danni dei sardi.
La logica gestionale e finanziaria con la quale i due hanno operato è semplice: fottiamocene dei costi della società, debiti e deficit li facciamo pagare ai sardi.
Ovvero, rapina a mano armata, con minaccia di distacco dell'acqua, come fosse cosa loro.
Le due rapine si consumano con il deposito cauzionale e il conguaglio pregresso 2005-2011.
Per dirla con i giudici che hanno bocciato reiteratamente i conguagli si tratta di somme non dovute.
Per i soli conguagli pregressi stiamo parlando di 108 milioni di euro. Una rapina da far impallidire la gang dei portavalori.
Come la dovrebbero valutare le società di rating quella somma di 108 milioni iscritta a bilancio con la voce entrate? Voce certa?
Basterebbe questo richiamo al furto inesigibile dei 108 milioni per dimostrare che l'unico rating possibile è quello della banda della magliana.
Osa scomodare tale Ramazzotti, alla pari del suo omologo compare Manichedda, l'ego del patrimonio sardo per difendere l'indifendibile.
Come se non si sapesse che ormai in Sardegna son tornati gli spagnoli, come ai tempi della dominazione aragonese!
Tutti sanno che tale Luigi Patimo, country manager della società spagnola 'Acciona Agua' si aggira negli uffici di Abbanoa come l'amministratore ombra. Una sorta di regista occulto che fa e disfa.
E del resto non è un mistero che l'obiettivo è quello di centralizzare e unificare l'appalto delle reti e delle gestioni tutto in mano agli spagnoli che si mostrano collaborativi e mansueti con i pseudo padroni dell'acqua.
Tutto questo nel silenzio assoluto delle forze politiche che stanno a guardare, pronte a raccogliere qualche briciola di potere, qualche posticino trimestrale, qualche subappalto territoriale. Giusto il tanto per una modesta rielezione.
Questo ovvio, però, non si può dire!
Un dato è certo: il rating invocato dall'amaro preferito da Maninchedda è destituito di qualsiasi fondamento. Non acqua, gazzosa.
La realtà è un'altra. Quei 108 milioni che si vorrebbero rapinare ai sardi non possono essere iscritti in nessun bilancio. Ci sono decine di sentenze di giudici che non solo dichiarano quei conguagli "non dovuti" ma condannano Abbanoa al pagamento delle spese processuali.
Basti solo un dato: per ogni causa persa sui conguagli Abbanoa è stata condannata a pagare non meno di mille (1000) euro a bolletta di spese legali.
Significa che se ogni sardo che ha ricevuto la richiesta di conguaglio, e sono 750.000, avesse fatto ricorso, con analoga sentenza, la società idrica avrebbe dovuto pagare 750 milioni di euro di spese legali!
Altro che rating!
A questo si aggiunge che in queste ore Abbanoa starebbe mandando raccomandate con le quali minaccia lo slaccio dell'acqua se non sarà pagato il conguaglio pregresso, lo stesso che i giudici dichiarano inesigibile, ovvero non dovuto, ovvero illegittimo!
Se ci fosse una classe politica adeguata Ramazzotti e Manichedda, dinanzi alla minaccia di staccare l'acqua a 750.000 sardi, verrebbero accompagnati a "bordo" di un unico somaro nel primo porto utile per essere imbarcati e cacciati via a son'e corru.
E' immaginabile che si stacchi l'acqua a 750.000 sardi che si rifiutano di pagare un conguaglio che i giudici hanno dichiarato illegittimo e per il quale pende una richiesta di class action?
Roba da trogloditi del diritto e del buon senso.
E poi la congiunta reprimenda dei due caballeros nei confronti dell'Antitrust.
L'Autorità garante per la concorrenza ha sentenziato: siete fuorilegge, la Regione non ha titolo per avere il 68% delle azioni e il controllore non può essere il controllato.
Il primo, Maninchedda, ha sostenuto che l'autorità non ha potere di "enforcement", di azione/sanzione su Abbanoa e il secondo, Ramazzotti, ha detto che l'antitrust non ha studiato.
Sia l'uno che l'altro prendono fischi per fiaschi: il primo ignora le competenze e i poteri dell'autorità, il secondo confonde una decisione con un'istruttoria.
Non c'è niente da studiare. L'autorità ha spiegato ai due scienziati che devono cambiare la legge. Il tempo per lo studio è superato. E i due sono stati bocciati!
Potranno con la propaganda, con le piene pagine tentare di ingannare i profani, quelli che credono agli asini che volano, ma non potranno eludere i fatti.
Avremo la pazienza di andare sino in fondo con la class action sui conguagli rapina, perseguiremo ogni strada per fermare questo furto collettivo funzionale solo al carrozzone pseudosovranista in salsa spagnola.
I novelli caballeros non avranno vita facile!