AEROPORTO ALGHERO, FISCHI PER FIASCHI - SPIRAGLI PER FENOSU E ARBATAX

LE NUOVE DIRETTIVE COMUNITARIE NON C'ENTRANO NIENTE CON LE LOW COST

Partiamo da un punto fermo: chiunque affermi che adesso si possono finanziare i voli low cost non sa leggere o non capisce niente!

La direttiva comunitaria che estende al settore aeroporti e porti alcune esenzioni non c'entra assolutamente niente con i voli low cost! L'unica estensione riguarda le infrastrutture!E in questo caso non ci sono stanziamenti e non sono previste ancora soglie di ammissibilità rispetto alle eventuali agevolazioni regionali!

Dunque, studiare prima di parlare!

Ad Alghero i voli low cost sono possibili dal 2001 ad oggi con un modello di contributo co-marketing che le norme comunitarie hanno legittimato già da anni.

I voli low cost sono stati cancellati da Alghero sono stati cancellati per tre ragioni fondamentali:

1) il Pd, Del Rio, Pigliaru e Deiana sono servi, nel vero senso della parola, dell'Alitalia e avevano la missione di far fallire il progetto delle low cost in Sardegna, quantomeno ad Alghero per non disturbare la compagnia italiana;

2) il Pd, del Rio, Pigliaru e Deiana, insieme a cabras, fondazione Banco di Sardegna sono servi del Qatar, ai quali danno tutto e di più, compreso il vantaggio di far chiudere un aeroporto come quello di Alghero, per concentrare tutto su quello a motrice Qatar di Olbia;

3) Cabras, Deiana, Pigliaru hanno l'interesse a sostenere il Qatar perchè sperano di coinvolgerli nell'operazione della ex Fas di Elmas dove in ballo ci sono progetti, bonifiche e volumetrie in mano a soggetti ben individuati, notoriamente legati a certi ambienti;

Dunque, non diciamo castronerie. I voli low cost erano possibili da sempre, anzi il modello di Alghero era diventato il sistema più legale dell'Unione Europea.

Aver bloccato il suo finanziamento era solo funzionale al sistema dei punti 1,2 e 3!

La direttiva comunitaria semmai consentirebbe investimenti infrastrutturali, ma sempre finanziati dal pubblico.

Quindi, se lo Stato stanziasse soldi per Alghero, lo farebbe con l'unico obiettivo di regalare soldi ad F2i, proprio perchè ora quell'aeroporto è stato maldestramente svenduto alla società amica, di cui Cabras, mentore di Deiana, è consigliere d'amministrazione.

Ora che è acclarato che i privati ad Alghero non investiranno sui low cost, consolidato il progetto di tenere sotto traccia l'aeroporto di Alghero per non disturbare altri, chiarito che i sacrifici li faranno fare vigliaccamente ai lavoratori non resta che attendere il verdetto dell'Anticorruzione!

Dalla direttiva comunitaria che estende i benefici procedurali per finanziamenti infrastrutturali si apre un solo spiraglio: riguarda gli aeroporti di Fenosu, (Oristano) e Arbatax (Tortolì).

La direttiva, infatti, ipotizza contributi di gestione a favore di aeroporti sotto i 200.000 passeggeri. Una misura che si attaglia per una miriade di aeroporti europei, a partire da quelli delle piccole isole greche.

Aver chiuso la partecipazione pubblica anche di quei due aeroporti conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, la stoltezza di un governo regionale povero di lungimiranza e proteso alla logica affaristica funzionale solo ai compagni di merenda!

Certo, se ci fosse un minimo ripensamento rispetto alla cialtronesca conduzione dell'assessorato dei trasporti, si potrebbe aprire un nuovo capitolo!

Oggi, però, per salvare i trasporti in Sardegna siamo appesi alle decisioni dell'Anticorruzione e ai Rolex di Morace, che nell'assessorato sardo era padrone di casa.