GENTILONI & COMPAGNI BOCCIANO ZONA FRANCA E RIEQUILIBRIO INSULARE

Tutte balle. Gentiloni e compagni sono, alla pari di Renzi e cerchio magico, nemici della Sardegna.

A dire il vero non aspettavo altre conferme, ma il parere e il voto di stasera ribadisce ancor più gravemente l'atteggiamento nefasto del governo verso la Sardegna.

Altro che passeggiate cagliaritane, tutte farse degne delle peggior commedie dell'avanspettacolo italiano.

Si discute di strategie europee alla Camera e delle proposte italiane al prossimo consiglio europeo.

Renziloni relaziona. Fumo a buon mercato. Apoteosi per un'Europa che non esiste. Chiacchiere.

Europa è coesione, riequilibrio, continuano a dire.

In realtà in questa Europa vigliacca, quanto lo Stato Italiano, c'è una regione discriminata come non mai: la Sardegna.

Sia ben chiaro non si chiedono vantaggi, ma atti di riequilibrio.

Al cospetto dei ciarlatani che governano la regione ho, da sempre, proposto azioni di riequilibrio, previa misurazione del divario.

Non regalie e favori, ma diritti.

I governi che si sono succeduti, di qualsiasi coloro, seppur con menefreghismo differenziato, non hanno mai voluto dare risposte compiute sul tema del riequilibrio insulare.

Nel 2009 dopo una battaglia parlamentare ero riuscito a far approvare una norma nel federalismo fiscale: misurare e compensare il divario insulare. Art.22 della legge 42/2009. Nessuno lo ha attuato.

Ora i compagni di viale Trento, per riempirsi la bocca di insularità, affermano che ne stanno discutendo con il governo Gentiloni, visto che renzi non li ha mai degnati di un cenno di riscontro. Lo dico loro, non io.

Oggi l'ennesima dimostrazione. Pongo nel dibattito parlamentare il tema della coesione e del riequilibrio. La Sardegna è l'unica vera regione insulare ultraperiferica europea.

La risoluzione è chiara, sintetica.

Impegna il governo a predispone un Piano Attuativo Riequilibrio Insulare Sardegna (P.A.R.I.S) che individui parametri oggettivi in grado di misurare il divario insulare e definisca le misure economiche, infrastrutturali, fiscali e sociali per colmare tale divario. Chiede misure economiche e fiscali tese ad abbattere in particolar modo:

a) il divario in materia di trasporti, aerei e marittimi, passeggeri e merci, nei collegamenti da e per le regioni insulari europee e in particolare della Sardegna;
b) il divario infrastrutturale da colmare attraverso la realizzazione della Piastra Logistica EuroMediterranea della Sardegna con la connessione viaria e ferroviaria tra i porti e gli aeroporti dell'isola;
c) il divario economico per le attività produttive legato al costo energetico e ai principali fattori della produzione endogena legati al divario insulare.

Infine, proprio in chiave di riequilibrio, chiede al governo di promuovere nell’ambito europeo una Zona Franca Insulare tesa al riequilibrio degli svantaggi.

Il governo della Consip, di papà Tiziano, del papà boschi,vota contro!

Compresi i parlamentari sardi!

Insieme al Pd votano contro anche i 5 stelle.

Gli altri gruppi a favore, con qualche gesto di singoli!

La maggioranza di governo e il maggior partito dell'opposizione della Sardegna se ne fregano!

Domani pubblico tutti i nomi dei parlamentari sardi di maggioranza e dei 5 stelle e i loro voti contro la Sardegna.

Una vergogna! Al servizio dei loro partiti, contro la Sardegna!

Ecco il testo integrale della mia risoluzione.

RISOLUZIONE MAURO PILI
SULLE COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SUL CONSIGLIO EUROPEO

La Camera dei Deputati, premesso che:

sentite le dichiarazioni del Presidente del Consiglio sulle strategie europee e le politiche di coesione europee;
al fine di misurare, riconoscere e colmare gli svantaggi economici e infrastrutturali derivanti dall'insularità della Sardegna nell’ambito europeo;

IMPEGNA IL GOVERNO

1) a promuovere politiche tese a predispone un Piano Attuativo Riequilibrio Insulare Sardegna (P.A.R.I.S) che individui parametri oggettivi in grado di misurare il divario insulare e definisca le misure economiche, infrastrutturali, fiscali e sociali per colmare tale divario;

2) a definire un piano che contenga d’intesa con l’Unione Europea misure economiche e fiscali tese ad abbattere in particolar modo:

a) il divario in materia di trasporti, aerei e marittimi, passeggeri e merci, nei collegamenti da e per le regioni insulari europee e in particolare della Sardegna;
b) il divario infrastrutturale da colmare attraverso la realizzazione della Piastra Logistica EuroMediterranea della Sardegna con la connessione viaria e ferroviaria tra i porti e gli aeroporti dell'isola;
c) il divario economico per le attività produttive legato al costo energetico e ai principali fattori della produzione endogena legati al divario insulare.

3) a promuovere nell’ambito europeo una Zona Franca Insulare tesa al riequilibrio degli svantaggi;