INTERPELLANZA DI MAURO PILI SULLA VERGOGNOSA GESTIONE DELLA VERTENZA DELLA MINIERA DI OLMEDO
Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dello sviluppo economico - Per sapere - premesso che:
la società greca Elmin ha manifestato l’intenzione di rinunciare alla concessione mineraria del giacimento di Olmedo in provincia di Sassari;
la società greca come avevo denunciato reiteratamente non aveva mai mostrato la seria intenzione di attivare la concessione;
dopo due anni di trattative e durissima lotta sindacale, la vertenza è drammaticamente al punto di partenza;
la Elmin, infatti, avrebbe intenzione di rimettere nelle mani della Regione la concessione mineraria;
a luglio scadono gli ultimi ammortizzatori sociali per i 29 lavoratori in mobilità;
emerge l’incapacità degli interlocutori istituzionali , regione e governo, di attivare un serio e concreto processo produttivo,
la miniera di bauxite di Olmendo è ubicata nella Nurra, a Nord - Est rispetto al paese di Olmedo, il quale dista 68 km da Sassari e 25 km da Alghero;
il giacimento bauxitico fu scoperto nel 1991 e venne coltivato per l'estrazione dell'allumina (funzionale allora alla fabbrica dell’ EURALLUMINA di Portovesme) che sta alla base della lavorazione dell'alluminio;
la concessione mineraria di Bauxite,
Bentonite, Caolino, denominata Olmedo venne rilasciata alla Società Sarda Bauxite S.p.a. dall'Assessorato regionale dell'Industria nel 1992, estesa su una superficie di circa 3500 ettari di cui 50 coltivati in sottosuolo;
dal 2007 la multinazionale greca Silver & Baryte Industrial Minerals, dopo un anno e mezzo di gestione provvisoria, ha ottenuto la concessione definitiva (per 15 anni) della miniera;
in località Graxioleddu, a Nord - Est dell'abitato di Olmedo, la Società coltiva la bauxite in sotterraneo, mediante il metodo di coltivazione a camere e pilastri;
la struttura di superficie della miniera è costituita da una serie di piazzali (per una superficie complessiva di circa 2,5 ettari), dove il minerale estratto dal sottosuolo subisce un primo trattamento di frantumazione, vagliatura e quindi stoccaggio;
in località Montiju de su Cossu, nel territorio di Alghero, sono previste operazioni minerarie a cielo aperto mediante l'utilizzo del metodo di coltivazione a gradoni;
quella di Olmedo risulta un'ottima bauxite monoidrata con alto tenore di ossidi alluminio e basso tenore in ferro;
la S&B, società greca proprietaria della miniera di Olmedo, nel 2015 aveva messo in mobilità 36 minatori;
per i lavoratori si è trattata di una decisione inattesa, grave e senza alcun preavviso;
la decisione della società era tanto più inspiegabile se si considera che la concessione rilasciata prevede la coltivazione della miniera per 15 anni;
gli operai hanno reiteratamente occupato la miniera di bauxite contro la decisione unilaterale di chiusura annunciata dalla dirigenza e l’avvio delle procedure di mobilità per i 36 dipendenti;
la mobilità per i lavoratori era una scelta aziendale foriera di tale nefasta situazione;
si trattava di un’azione senza precedenti per modalità e per totale assenza di strategia aziendale;
appare grave che società straniere, per ultima la Elmin, possano permettersi un simile comportamento incurante non solo degli aspetti contrattuali ma anche occupazionali;
è inaccettabile che tale comportamento sia legato al tipo di contratto da applicare ai lavoratori con l’introduzione nella legislazione italiana di contratti con meno tutele per i lavoratori e più convenienti per le aziende;
se non intendano i ministri competenti avviare tutte le necessarie azioni per la ripresa produttiva con una definizione immediata dei livelli occupativi e gli eventuali ammortizzatori sociali;
se non si ritengano di dover intervenire con le rispettive diplomazie dei paesi comunitari interessati per indurre al rispetto dei contratti concessori e occupazionali;
se non intendano convocare un tavolo ministeriale al fine di risolvere urgentemente la vertenza con l’immediata revoca della procedura di mobilità e la definizione di un piano produttivo con il coinvolgimento delle società pubbliche preposte a tale finalità ambientali e produttive come l’Igea;