PILI: INPS BOCCIA CONTRATTO DEI 5.500 DIPENDENTI DI FORESTAS ORA SUBITO CONTRATTO REGIONALE

ECCO LA COMUNICAZIONE TENUTA NASCOSTA

BUCO DA 20 MILIONI DI EURO NEL BILANCIO DELLA REGIONE

“La comunicazione ufficiale dell’Inps nazionale alla Regione sarda è molto più di una bocciatura. Il contratto privatistico dei lavoratori dell’ex Ente foreste ora Forestas non può essere applicato sul piano previdenziale. Dunque niente furberie. La previdenza per i 5.500 dipendenti coinvolti avrà natura pubblica e gli sgravi previdenziali agricoli non sono applicabile ai lavoratori di Forestas. Dopo aver duramente penalizzato i lavoratori dell’Ente foreste non inquadrandoli nell’organico regionale adesso la Regione subisce la mazzata dell’Inps. La decisione maldestra della regione di applicare un contratto privatistico a lavoratori decisamente pubblici pensando tra le altre cose di ottenere gli sgravi per il contratto privatistico agricolo è stata respinta nero su bianco dall’Inps. Idea bocciata sotto ogni punto di vista. La comunicazione dell’Inps, che allego, è di ben altro avviso: sul piano previdenziale si applica la reale natura del lavoratore, dunque niente sgravi agricoli”.

“Sgravi – sostiene l’Inps – che dipendono e dipenderanno non dal contratto applicato ma dalla tipologia delle attivita’ istituzionali stabilite in legge Forestas. In assenza degli sgravi, se si mantenesse Inps (previdenza privatistica tipica del comparto non pubblico), il costo del lavoro aumenterebbe per via delle maggiori aliquote rispetto a quelle fissate per la gestione del pubblico impiego. Dunque la regione con quella scelta ha messo in campo un provvedimento nefasto sia sul piano del rispetto dei lavoratori che su quello finanziario visto che l’operazione costerà alla regione almeno 20 milioni di euro di maggiori oneri previdenziali”.

“Le esenzioni INPS, applicate precedentemente al contratto dell'ente foreste, non sono state dunque prorogate all'agenzia FoReSTAS, considerato che l’agenzia FoReSTAS è un nuovo soggetto che opera nell'ambito agricolo solo per il 20 o 25 per cento. Per l’inps i dipendenti dell’agenzia forestas sono pubblici dipendenti (come quelli dell’agenzia agris e di tutte le altre agenzia regionali) e dunque va aperta una posizione previdenziale nell’ambito della gestione dipendenti pubblici (ex Inpdap)”.

“Tutto questo comporta conseguenze dirette ed ovvie: 1. ai lavoratori di Forestas non si applica lo status di lavoratori agricoli non essendo il datore di lavoro “agricolo” per legge (LR 8/2016 che spiega chiaramente compiti e missione dell’agenzia Forestas, tra cui non si ravvisa la coltivazione di pomodori nè di carciofi ma semmai, marginalmente, la messa a dimora di piante, marginale e sotto il 20%). Quella agricola è attività chiaramente non prevalente (numericamente ed economicamente sotto il 10%) perchè la legge, tra le attività prevalenti, cita: protezione civile ed antincendio ed attività assimilabili (circa il 60% dell’attività svolta da dati ufficiali ente foreste), e poi gestione sostenibile e protezione fauna e flora selvatica, settore fito-sanitario, educazione ambientale, rete sentieri, etc….
2. ai lavoratori di Forestas non si applicano gli sgravi per i lavoratori agricoli. A questo punto, viene fuori il problema: la previdenza privatistica senza sgravi (come il contratto scelleratamente applicato) costa più di quella dei pubblici dipendenti. Ora qualcuno deve spiegare perchè si è scelto di mantenere il CCNL tipico dei lavoratori agricoli.

  1. buco di bilancio di oltre 20 milioni di euro, a causa del maggiore onere per la gestione previdenziale ed assistenziale del personale

“Ora – sostiene Pili - si fermi questa scellerata legge e questi legislatori avventati rivedano subito il profilo contrattuale dei lavoratori dell’agenzia Forestas, l’unica nel sistema regionale a non avere il contratto regionale (CCRL) per non ammettere che sono anch’essi dipendenti pubblici della regione. Adesso, invece, saranno costretti a riportare ancora in Consiglio Regionale la Legge Forestale per ridefinire il contratto applicato ai lavoratori di Forestas, e finalmente applicare il contratto REGIONALE perchè applicare il CCNL (contratto privatistico) senza gli sgravi (che spettano solo agli agricoltori e non ai forestali ed alla protezione civile) costa molto di più.

“Il Contratto regionale applicato all’agenzia Forestas, determinerebbe – continua Pili - un forte risparmio rispetto al CCNL senza gli sgravi (indebiti ma sempre pretesi all’INPS sulla base del fatto che la regione sarebbe un datore di lavoro agricolo!). I dipendenti dell’ente foreste – conclude Pili –a questo punto devono essere immediatamente e obbligatoriamente inquadrati nel contratto dei dipendenti del sistema regione, per ragioni di diritto e ora per evitare un danno erariale senza precedenti”.