PILI: SICUREZZA E APPALTI NELL'AEROPORTO DI ALGHERO

Appalti e formazione: gli strani intrecci tra manager aeroporto e società di sicurezza

Interrogazione Mauro Pili

Al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'interno - Per sapere - premesso che:

la gestione della sicurezza nell’aeroporto di Alghero appare sempre più a rischio considerata la reiterata modifica non solo degli assetti gestionali ma anche evidenti e gravi carenze che i sindacati hanno reiteratamente denunciato;

la Sogeaal non ha mai provveduto a rendere operativo quanto indicato da parte di ENAC nella stesura del PNS (Programma di Sicurezza Nazionale) reso obbligatorio da Ordinanza del Direttore Generale dell'ENAC per tutti i gestori italiani già a partire dal 10 luglio 2015 (nella prima edizione di tale PNS - videosorveglianza e pattugliamento, ecc.;

tale operatività avrebbe dovuto garantire una revisione delle tariffe security, già fatta altrove (in Sogeaal sono state mantenute le vecchie risalenti al 2013) rendendo lo scalo volutamente meno sicuro;

la Direzione ENAC Sardegna, ha consentito che Sogeaal non applicasse il Programma di sicurezza Nazionale, senza renderlo operativo a livello locale con la revisione del Locale Programma di sicurezza Aeroportuale da predisporre da parte del Security Manager pro Tempore;

il signor Carlo Luzzatti (ex presidente Sogeaal) e il signor Davide Consoli (Dipendente Sogeaal poi divenuto Security Manager senza concorso), nella loro duplice veste di Formatori Security ENAC hanno provveduto a formare, da dirigenti interni alla So.Ge.A.Al. SpA stessa e quindi in palese situazione di conflitto di interesse, le Guardie Particolari Giurate degli Istituti di vigilanza poi affidatari, da parte di So.Ge.A.Al SpA stessa dei servizi security del Varco Carraio Doganale e dei controlli notturni (attraverso procedure negoziate dal 2012 ad oggi) prima della Sardinian General Service e poi della Federalpol e infine della Cooperativa Vigilpol;

in diversi casi si trattava di realtà prive di certificazioni ENAC, mentre i vertici della Società aeroportuale, in palese conflitto d’interessi, hanno invece garantito la formazione di queste guardie, garantendo di avere alcuni requisiti minimi formativi contenuti nella circolare SEC 05 e successive modifiche e del regolamento di formazione security annesso per le varie categorie A1 e A4, altrimenti non possedute dagli addetti delle vigilanze;

due di questi istituti di vigilanza sono stati ammessi a partecipare alla gara pur coinvolte in condotte perseguite penalmente e sottoposte a procedura di concordato preventivo;
​per quale motivo il ministero delle infrastrutture e trasporti attraverso l’enac non hanno mai contestato alla Sogeaal di non aver mai provveduto a rendere operativo quanto indicato da parte di ENAC nella stesura del PNS (Programma di Sicurezza Nazionale) reso obbligatorio da Ordinanza del Direttore Generale dell'ENAC per tutti i gestori italiani già a partire dal 10 luglio 2015 se è stato verificato l’adeguamento delle tariffe security fatta altrove ;

se e per quale motivo la Direzione ENAC Sardegna ha consentito che Sogeaal non applicasse il Programma di sicurezza Nazionale, senza renderlo operativo a livello locale con la revisione del Locale Programma di sicurezza Aeroportuale da predisporre da parte del Security Manager pro Tempore;

se sono a conoscenza del conflitto d’interesse tra i dirigenti sogeaal e la formazione delle guardie particolari giurate;
se è stata verificata la disponibilità di certificazioni ENAC da tali società di sicurezza;

come mai due istituti di vigilanza sono state ammessi a partecipare alla gara in corso pur essendo coinvolte una in fatti delittuosi relativi assicurazioni e un’altra sottoposta recentemente ad una procedura di concordato preventivo;