PILI: MIGLIAIA DI FIRME PER NON ISOLARE LA SARDEGNA

TARIFFA UNICA CONTRO LE DISCRIMINAZIONI

AVVIATA SULLA PIATTAFORMA INTERNAZIONALE CHANGE.ORG LA SOTTOSCRIZIONE DI UNA PETIZIONE AL MINISTRO DEI TRASPORTI PER FERMARE L’ISOLAMENTO DELLA SARDEGNA

IN POCHE ORE MIGLIAIA DI ADESIONI

“La Sardegna è un'isola. Raggiungerla con pari condizioni di mobilità non è un favore, è un diritto. Per questa ragione non ci possono essere speculazioni sulle rotte aeree da e per la Sardegna. La Commissione Europea ha stabilito che le regioni insulari siano collegate attraverso l'imposizione degli oneri di servizio pubblico. Vuol dire che oltre al costo reale del volo le compagnie possono guadagnare un utile di impresa massimo tra il 4 e l'8%. Per questa ragione non possono esserci differenze tra residenti e non residenti! In base a questa norma tutti devono i cittadini senza distinzione devono pagare massimo 40 euro da e per Roma, 50 euro da e per Milano”.

E’ questo l’obiettivo messo nero su bianco nella petizione online partita stamane e diretta al ministro dei trasporti Danilo Toninelli. In poche ore la mobilitazione sulla piattaforma internazionale change.org ha già raccolto migliaia di adesioni e punta a coinvolgere i tantissimi emigrati sardi che da questa proposta della Regione vengono considerati non residenti. La petizione online è proposta dal leader di Unidos Mauro Pili che nel 2012, dopo una battaglia parlamentare, era riuscito ad introdurre la tariffa unica con un voto unanime del parlamento. Pili ha anche annunciato che presenterà ricorso a tutti i livelli contro questa evidente discriminazione che si creerebbe nei collegamenti da e per la Sardegna.

“La Giunta Regionale della Sardegna – è scritto nella petizione - per fare un favore alle compagnie aeree ha previsto che emigrati, non residenti, turisti paghino il doppio o il triplo del biglietto ordinario. Si tratta di un danno gravissimo per la Sardegna e per i Sardi. La Sardegna sarà isolata sempre di più, avanzerà la crisi e la disoccupazione! I turisti verranno sempre meno e gli emigrati, figli di Sardegna, saranno impossibilitati a rientrare nella loro terra. Bisogna respingere questo regalo alle compagnie aeree che non solo potranno speculare sulle rotte da e per la Sardegna ma riceveranno decine di milioni di euro dalla Regione”.

“A questo – è scritto nella petizione - si aggiunge un oltraggio a tutti i sardi emigrati, ai loro figli, che saranno costretti a rinunciare a tornare a casa! Per questa ragione con questa petizione SI CHIEDE al Ministro delle Infrastrutture e trasporti Toninelli di non firmare i decreti proposti dalla Regione perché violerebbero gravemente il diritto alla mobilità tra territori e soprattutto costituirebbero una discriminazione verso i cittadini italiani ed europei che vogliono recarsi in Sardegna. Firmare quei decreti significa divenire complici di questa truffa ai danni della Sardegna e dei sardi! Significa divenire complici di una discriminazione gravissima contro i sardi, i cittadini italiani ed europei”.

La petizione si conclude con l’invito al Ministro:

SI INVITA IL MINISTRO

a non firmare i decreti;

a rigettare la proposta della regione perché venga ripresentata nel rispetto delle norme nazionali ed europee, cancellando discriminazioni illegittime contro la Sardegna;

a prevedere la tariffa unica uguale per tutti, residenti e non residenti, come presupposto dell'imposizione dell'onere di servizio pubblico nei collegamenti da e per la Sardegna, sulle rotte da e per gli aeroporti sardi verso gli aeroporti di Linate e Fiumicino;