SCANDALO: I SOLDI DEI SARDI PER COMPRARE LA BANCA DEL BABBO DELLA BOSCHI

CORNUTI E MAZZIATI, CON IL SILENZIO DI TUTTI -
E' ORA DI RESTITUIRE I SOLDI E FARE UNA BANCA TUTTA SARDA CHE FINANZI IMPRESA E SVILUPPO

La notizia è di quelle da tenere segrete: i soldi dei sardi stanno per essere utilizzati per comprare Banca Etruria, la fallimentare banca del babbo del ministro Boschi.

Operazione in dirittura d'arrivo con le aree finanziarie e legali delle banche a lavoro anche il fine settimana per portare a casa il nefasto acquisto in tempi rapidi. Fatta fuori la concorrenza di UBI, la compagine BPER-Banco di Sardegna starebbe per concludere l'operazione, sotto la regia del ministero dell'Economia e della stessa Banca d'Italia.

Operazione tutta finanziaria, giocata sotto banco, tra un consiglio di amministrazione formato veloce e un'offerta di soldi veri in cambio di carta straccia.

L'operazione di salvataggio della Boschi Bank con i soldi dei sardi si gioca in queste ore, in questi giorni. Le trattative sono serrate e nonostante il numero uno della Banca d'Italia qualche giorno fa abbia affermato che non c'è fretta, la contingenza politica, referendum e possibile caduta del governo Renzi fa accelerare l'operazione.

Ci sono almeno tre indizi che fanno certezza: 1) Banca Etruria deve essere salvata e il governo sta mettendo sul tavolo denaro liquido per pagare i truffati;2) la commissione europea impone il salvataggio vendita; 3) la Bper, la banca Popolare dell'Emilia Romagna che detiene arbitrariamente il 51% del Banco di Sardegna, ha presentato formalmente un'offerta d'acquisto non vincolante per Banca Etruria, costo 80 milioni.

Il quadro è fatto: i soldi dei sardi per comprare carta straccia, quella di Banca Etruria.

Non è un mistero che la Bper, quando ha comprato il 51% del Banco di Sardegna, non ha pagato tutto il dovuto . Il 51% della BPER è, dunque, solo figurativo. In realtà la maggioranza sarebbe ancora nella piena disponibilità della Fondazione del Banco di Sardegna, se non ci fosse la politica a governare i soldi dei sardi.

Dunque il gioco è presto fatto. La Bper non naviga in ottime acque: tra crediti inesigibili e sofferenze il conto economico è di gran lunga peggiore di quello del Banco di Sardegna.

In realtà, dunque, gli emiliani comprerebbero la banca Etruria per fare un favore alla famiglia Boschi - Renzi, ma lo farebbero di fatto con i soldi dei sardi.

Cornuti e mazziati: i Sardi mettono i loro risparmi nelle casse del Banco di Sardegna, gli emiliani li spendono e Renzi li usa per salvare la banca della famiglia Boschi.

Non è una novità che i risparmi dei Sardi non vengono reinvestiti in Sardegna. Da tempo il Banco di Sardegna non finanzia più le imprese.

Il 25% di sofferenze li ha indotti a puntare quasi esclusivamente su prestiti personali. Peccato, però, che i soldi dei sardi vengano, invece, scialacquati in Emilia Romagna con sofferenze oltre il 30% e crediti inesigibili ancora maggiori.

Renzi, dunque, per conto della Boschi ordina ai compagni della Banca Popolare dell'Emilia Romagna di farsi carico di Banca Etruria: loro lo fanno, con i soldi dei sardi.

Banca Etruria, la banca dei Boschi, con miliardi di euro volatilizzati, ora punta a salvarsi grazie alla complicità e al silenzio della politica sarda.

Del resto sarebbe troppo chiedere a questi professoroni del diritto e della finanza che maldestramente governano la regione di far restituire il capitale dei Sardi alla fondazione del Banco di Sardegna.

Del resto è decisamente troppo per costoro promuovere un'azione forte e chiara per recuperare, anche attraverso le quote non pagate, la maggioranza del bìBanco di Sardegna.

Sarebbe troppo osare chiedere la restituzione del maltolto.

Qualche anno fa, era il 2000, insieme a tanti cittadini, occupai la sede del Banco di Sardegna .per denunciare e contrastare la svendita di quella che fu la banca dei Sardi

Era in corso un suntuoso banchetto con aragosta,ricchi premi e salamelecchi vari per salutare la svendita del Banco di Sardegna agli emiliani.

Denunciai la follia, ma insieme al Banco di Sardegna comprarono anche la politica sarda.

L'operazione nefasta fu portata a compimento.

Ora l'apoteosi del servilismo bieco e stolto: con i soldi dei sardi si vuole comprare la carta straccia di Boschi, Renzi e compagni.

Un fatto è certo: contrasteremo in ogni modo questa operazione.

E, giusto per avvisare i naviganti, non è da scartare una grande azione anche legale contro questa operazione maldestra.

Il nostro obiettivo è chiaro: restituire i soldi ai Sardi, con una Banca Sarda che sia capace di creare impresa e sviluppo. Altro che comprare bidoni dalla ditta Boschi e compagni.